Un'ordinanza della Suprema Corte il 23 gennaio aveva rigettato la richiesta di un medico sul riconoscimento del lavoro straordinario
Mentre veniva pubblicata l'ordinanza della Corte di Cassazione, sez. lavoro, n. 32832 del 27 novembre 2023 che ha dichiarato inammissibile il ricorso contro la sentenza con cui la Corte di appello di Roma aveva respinto la domanda di un dirigente medico – chirurgo oncologico volta a ottenere il pagamento da parte di una Asl romana del lavoro prestato in eccedenza rispetto all’orario ordinario, contemporaneamente è entrato in vigore il nuovo contratto di lavoro che di fatto annulla la sentenza della Suprema Corte. Il nuovo contratto, ha cancellato proprio l'art. 65, comma 3, del lontano 1996 ("la retribuzione di risultato compensa anche l’eventuale superamento dell’orario di lavoro [per] il raggiungimento dell’obiettivo assegnato").. L’art. 70, comma 9, del Ccnl del 23 gennaio 2024 ha, infatti, disapplicato l’ultimo periodo dell’art. 65, comma 3, del Ccnl del 5.12.1996 che finora era sempre stato la causale giuridica per negare il riconoscimento economico delle eccedenze orarie prestate dai medici che non rientrassero nelle fattispecie delle guardie notturne e festive e della chiamata dalla pronta disponibilità ovvero di altre attività non programmabili.
Indispensabile per le aziende una strategia per arginare il fenomeno
L’Università degli studi di Palermo, l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli e l’Università degli studi di Napoli Federico II sono tra gli atenei dove si è registrato il punteggio medio più alto. In coda alla classifica la Sardegna
Per incrociare le braccia occorre aver raggiunto 61 anni (in vari casi possono bastarne 59, come vedremo più avanti) e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023
"Ci sono carenze di medici in organico che si ripercuotono anche in estate. Molti colleghi che lavorano come guardia medica turistica hanno un doppio ruolo, ovvero sono già medici di famiglia e non riescono a coprire i turni"
Indispensabile per le aziende una strategia per arginare il fenomeno
L’Università degli studi di Palermo, l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli e l’Università degli studi di Napoli Federico II sono tra gli atenei dove si è registrato il punteggio medio più alto. In coda alla classifica la Sardegna
Cavaliere: i giovani Sifo rappresentano un’anima dinamica e propulsiva della nostra professione
Sono usciti sulla piattaforma Universitaly i risultati dei test di medicina svolti il 28 maggio scorso. Dal 19 giugno si saprà l'esito con nome e cognome
Commenti